Ugo Tognazzi è stato uno dei massimi esponenti del cinema italiano della Dolce Vita. A lui si deve la mai sopita fama del “Villaggio” di Torvajanica.
C’era una volta la Dolce Vita. Espressione divenuta simbolo stesso del bon vivre italiano a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta, in pieno boom economico, fu il periodo di maggior splendore internazionale per Roma.
Torvajanica, località balneare della Città di Pomezia duramente colpita dall’assedio tedesco e dall’isolamento negli anni Quaranta, tornò a sorridere grazie a un’economia in forte ripresa, trainata soprattutto dal mondo cinematografico. Cinecittà era, a quei tempi, famosa quanto Hollywood.
Erano gli anni dei paparazzi, un fenomeno che non avrebbe avuto più fine e di una certa vita sociale libertina, come ci ricorda il famoso spogliarello del quale si rese protagonista Aïché Nana nel 1958 (immortalata dalla foto di Tazio Secchiaroli). Erano anche gli anni della commedia all’italiana, film che raccontavano con leggerezza un paese completamente trasformato, che aveva abbandonato i legami saldi con il passato e scelto un modo di vivere che oggi definiremmo all’Occidentale. Walter Chiari, Sophia Loren, Virna Lisi, la Lollobrigida e Mastroianni, oltre ovviamente a Ugo Tognazzi, erano le figure centrali di questa nuova narrazione del Bel Paese.
L’epopea di Villaggio Tognazzi nella Dolce Vita
È dall’attore cremonese, vissuto per molti anni alle porte di Roma (precisamente a Velletri, dove è seppellito), che proviene il nome di quel Villaggio dove negli anni d’oro della Dolce Vita si riunivano le grandi celebrità dello spettacolo italiano.
Nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera nel 2012, il figlio Ricky Tognazzi (frutto dell’amore di Ugo con la ballerina Pat O’Hara) ha ricordato le estati di Torvajanica, trascorse tra i grandi nomi dello spettacolo e i divertimenti goliardici che il padre aveva riassunto in maniera divertente nello Scolapasta d’oro, un torneo di tennis puramente amatoriale che faceva il verso alla Coppa Davis (chiamata dagli addetti ai lavori l’Insalatiera d’argento).
Come i pescatori che negli anni Venti e Trenta provenivano da Minturno, la casa di Ugo Tognazzi a Torvajanica è inizialmente modesta, ma con il passare del tempo la fama di questa località – e delle feste che vi teneva – divenne tale che prese appunto il nome che porta ancora oggi, Villaggio Tognazzi.
Tra gli anni ’60 e ’70 la fama della spiaggia di Roma crebbe enormemente, spinta dalle iniziative – pubbliche e private – dei famosi dell’epoca. Mentre i grandi attori si godevano le loro vacanze estive, nuove generazioni di celebrità nuotavano nelle acque antistanti le Secche di Tor Paterno o passeggiavano sul Lungomare.
La zona di Villaggio Tognazzi si estende su una vasta area situata tra Via Arno e Via Mediterraneo. Attraversata dalla Via Litoranea (o Strada provinciale 601), confina con la tenuta di Castelporziano, con l’Aeroporto di Pratica di Mare e, a cinque chilometri a nord, con il Parco Zoomarine.
Poco lontano dal Villaggio Tognazzi, all’interno della Riserva Naturale statale del Litorale Romano, si conserva una vera oasi incontaminata, la spiaggia di Capocotta. Un angolo di paradiso, lontano dai centri turistici, si presenta come una spiaggia dorata di circa 2 km, delineata da suggestive formazioni dunali, in un paesaggio unico di macchia mediterranea, ormai area protetta dal 1996.